Pensione, requisiti bloccati fino al 2022: le novità Inps

Pensione, requisiti bloccati fino al 2022: le novità Inps

Per i prossimi due anni si continuerà ad andare in pensione a 67 anni di età. L’adeguamento alla speranza di vita ci sarà dal 2023. Nulla cambia neanche per la pensione anticipata: il requisito contributivo è congelato fino al 2026.

L’Inps ha recepito il decreto ministeriale del novembre scorso che stabilisce lo stop agli incrementi per il prossimo biennio e certifica che dal punto di vista degli adeguamenti alle aspettative di vita, il prossimo scatto si avrà solo nel 2023. Quindi sia per il 2020 che per il biennio successivo, nulla cambierà dal punto di vista dei requisiti da maturare per poter andare in pensione.

I requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia non cambieranno e resteranno pari a 67 anni anche nel 2021, così come il requisito dell’anzianità contributiva necessaria per la pensione anticipata. L’ultimo cambiamento si è avuto nel 2019, quando ci sono stati cinque mesi di aumento, che hanno portato all’incremento sia dell’età che dei contributi.

Accesso alla pensione 2021: requisiti pensione di vecchiaia

Come detto in precedenza, la circolare Inps n. 19 del 2020 non prevede alcuna modifica all’aspettativa di vita degli italiani. Dunque, non ci sarà alcun adeguamento dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia nel biennio 2021-2022. Dal 1° gennaio 2023, invece, i requisiti dovranno essere adeguati all’aspettativa di vita, così come previsto dall’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

Chi non ha ancora maturato i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata dovrà dunque attendere il compimento del 67esimo anno di età per poter presentare domanda di pensione. Nel caso in cui si svolgano attività considerate gravose o che si sia addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti è possibile presentare domanda al compimento dei 66 anni e 7 mesi di età.

Pensione di vecchiaia

2021: requisiti pensione anticipata

Restano immutati, in questo caso fino al 31 dicembre 2026, i requisiti di accesso alla pensione anticipata. Chi ha accumulato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi nel caso delle donne) potrà infatti presentare domanda di pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica. Il diritto al trattamento pensionistico si perfeziona trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stabili dalla legge.

2021: requisiti pensione “lavoratori precoci”

Lo stesso provvedimento ha anche bloccato, sempre fino al 2026 il requisito per la pensione precoci a 41 anni di contributi (ricordiamo che per questa tipologia di assegno previdenziale bisogna avere almeno un anno di contributi versati entro il compimento del 19esimo anno di età).

In evidenza

I requisiti contributivi validi fino al 2026

Pensione anticipata e precoci

 

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