Anticipo TFS per i dipendenti pubblici iscritti al Fondo Credito Inps

L’anticipo del TFS (Trattamento di Fine Servizio) può riguardare i dipendenti pubblici iscritti al Fondo Credito Inps e nello specifico interessa quelli assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 che non abbiano optato per il Fondo Pensione Complementare di categoria Espero per Scuola e AFAM e Perseo Sirio per tutti gli altri.

Trova invece automatica applicazione il TFR per tutto il personale assunto, a tempo determinato o indeterminato, successivamente al 31 dicembre 2000.

La vigente normativa in merito al pagamento Inps sulla liquidazione del trattamento di fine rapporto classifica un periodo diverso a seconda della causale del TFS o TFR, e nello specifico:

  • per dimissioni o licenziamento, il periodo di attesa corrisponde a 24 mesi;
  • per la pensione o collocamento a riposo per limiti di servizio o età, il periodo di attesa è di 12 mesi;
  • per decesso o inabilità, il periodo di attesa corrisponde a un massimo di 105 giorni.

È previsto un ulteriore periodo temporale di 90 giorni per gli adempimenti istruttori, e si specifica che in questo lasso di tempo non sono previsti interessi di mora.

I lavoratori pubblici che hanno scelto un collocamento a riposto con Quota 100, 102 o 103, non devono considerare dalla data di quiescenza, ma bensì dalla maturazione del diritto teorico alla pensione.

Anticipo TFS, tempistiche della liquidazione

Circa le tempistiche della liquidazione del TFS e TFR, c’è da sottolineare anche che la decorrenza dell’accredito rateale viene subordinata dalla presenza del valore maturato nel periodo lavorativo, nello specifico:

  • la liquidazione scatta in un’unica tranche se il valore lordo non supera i 50 mila euro;
  • la liquidazione scatta in due tranche, se il valore lordo rientra tra 50 mila ed entro 100 mila, con un intervallo di erogazione di 12 mesi;
  • la liquidazione scatta intre tranche, se il valore lordo risulta più alto di 100 mila euro. Le prime erogazioni partono con un valore di 50 mila euro, l’ultima per la residua parte, con un intervallo di pagamento di 12 e 24 mesi.

Rientra nel diritto dei lavoratori pubblici, la possibilità di richiedere un anticipo del TFS garantito dallo Stato. Si tratta di una procedura attivabile nella fase di pensionamento. Il valore dell’anticipo del TFS non può superare i 45 mila euro.

A questo proposito ricordiamo che non tutte le banche hanno aderito all’accordo ABI.

L’anticipazione del Trattamento di Fine Servizio, dal 1° febbraio 2023, consente agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali di ottenere l’importo del TFS maturato, al netto di interessi e spese, ad un tasso d’interesse dell’1%.

Vediamo di seguito alcune importanti novità rispetto alla procedura di accesso al servizio:

il servizio è partito il 1° febbraio con uno stanziamento iniziale da parte dell’Inps di 300 milioni di euro, riservandosi eventuali integrazioni.

La richiesta dell’anticipo del 100% della propria liquidazione per tutti gli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali sarà possibile solo agli aderenti al Fondo Credito, pensionati o cessati, aventi diritto a una prestazione di TFS/TFR non ancora interamente erogata.

Non rientreranno invece tra i beneficiari della prestazione i cessati dal servizio che non risultino iscritti alla Gestione sia al momento della domanda di anticipazione del TFS/TFR che al momento della concessione dell’anticipazione dello stesso.

Con riferimento alla nuova prestazione di anticipazione ordinaria del TFS/TFR, sarà applicato un tasso d’interesse dell’1% per tutta la durata del finanziamento e in regime di capitalizzazione semplice, nonché di spese di amministrazione pari allo 0,50% dell’importo erogato.

Gli iscritti alla gestione in questione, attraverso la nuova prestazione, possono anticipare la fruizione dell’intero importo del TFR/TFS maturato e non liquidato o di una sua parte, senza dover attendere i tempi di pagamento ordinari.

Anticipo TFS: come presentare la domanda

Come sottolineato dall’Inps, i dipendenti pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle Prestazioni Creditizie e sociali, possono presentare la domanda di anticipo del trattamento di fine servizio o di fine rapporto a partire dal 1° febbraio 2023.

Questa deve essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica, accedendo alla scheda prestazione presente sul sito dell’Inps alle seguenti sezioni:

  • Trattamento di Fine Servizio;
  • Trattamento di Fine Rapporto.

In fase di domanda, il richiedente dovrà specificare se il finanziamento viene richiesto per il TFR/TFS completo oppure per un importo minore.

Inoltre, nel caso in cui parte della somma richiesta sia già assoggettata a vincoli o cessioni, dovrà indicare se intende ricevere il finanziamento per l’ammontare effettivamente disponibile.

Nel caso in cui l’Ente erogatore sia l’Inps, i richiedenti non dovranno allegare la certificazione relativa al TFR/TFS, visto che sarà resa in modo automatizzato nei sistemi dell’Area credito.

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