Pensioni 2020: maggio e giugno pagate prima

Pensioni 2020: maggio e giugno pagate prima

Prosegue il pagamento anticipato delle pensioni. Per la riscossione in contanti occorre sempre considerare l'iniziale del proprio cognome. Il 2 maggio le lettere vanno dalla Q alla Z. Gli over 75 possono ricevere la pensione a domicilio grazie al nuovo servizio di Poste Italiane e l'Arma dei Carabinieri.

Come è successo ad aprile, anche le pensioni di maggio e giugno vengono pagate in anticipo. Lo prevede l’Ordinanza n. 652 del 19 marzo 2020 della Protezione Civile (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.74 del 21 marzo 2020). Il calendario del pagamento dei trattamenti pensionistici per i mesi di aprile/maggio/giugno, infatti, è stato anticipato all’ultima settimana del mese precedente.

Il calendario delle pensioni di maggio 2020 prevede il pagamento degli assegni pensionistici dal 27 al 30 aprile, mentre quelli di giugno dal 26 al 30 maggio. Le somme saranno accreditate su conti e libretti postali. Per chi non ne usufruisce e dovrà presentarsi agli sportelli degli Uffici Postali è stato previsto un ordine specifico legato alla lettera iniziale del proprio cognome. I pensionati, invece, che hanno l’accredito dell’importo sul conto corrente della banca ricevono le pensioni il primo giorno lavorativo bancabile del mese.L’anticipo e la suddivisione per lettere è stato stabilito per evitare assembramenti negli uffici postali in questo periodo di emergenza sanitaria. I pensionati che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:

– 27 aprile, i cognomi dalla A alla B

– 28 aprile, i cognomi dalla C alla D

– 29 aprile, i cognomi dalla E alla K

– 30 aprile, i cognomi dalla L alla P

– 2 maggio (solo mattina), i cognomi dalla Q alla Z

Pensioni over 75, consegna a domicilio dei Carabinieri

Per proteggere le fasce più deboli ed esposte al Covid-19, Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che riscuotono la pensione in contanti presso gli Uffici Postali, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione. Neppure a coloro che abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione.

L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti più deboli da eventuali reati a loro danno, quali, truffe, rapine e scippi. In base alla convenzione sottoscritta i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta.

pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste, o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni, i quali  continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19″.

 

In evidenza
La pensione si può riscuotere anche presso altro ufficio postale

L’Inps ha autorizzato, in via eccezionale e transitoria, Poste italiane S.p.A. a effettuare il pagamento in circolarità delle prestazioni previdenziali e assistenziali, comprese le prestazioni a sostegno del reddito erogate a cittadini che hanno scelto la riscossione in contanti presso lo sportello postale.

Pertanto, le somme spettanti potranno essere riscosse anche in Uffici Postali diversi da quelli in cui ordinariamente viene effettuato il pagamento della prestazione, presentando il proprio documento di identità e il codice fiscale.

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