Bonus asilo nido 2024

Il bonus asilo nido è il contributo destinato ai genitori di figli da 0 a 36 mesi, finalizzato a coprire la retta per la frequenza dell’asilo nido, sia negli istituti pubblici sia in quelli privati autorizzati, oppure il servizio di assistenza domiciliare, qualora il minore non possa frequentare il nido per gravi patologie.

L’Inps comunica che è disponibile per il 2024 la procedura di inserimento delle seguenti domande di agevolazione a sostegno delle famiglie:

  • contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati dagli enti locali;
  • contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Bonus asilo nido: chi può richiederlo?

La domanda dovrà essere presentata entro il 31 dicembre 2024 da una di queste figure:

  • genitore;
  • soggetto affidatario del minore stesso che ne sostiene l’onere con l’indicazione delle mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica.

Il bonus asilo nido, che vale anche in caso di adozione, spetta fino al compimento del terzo anno di età del minore e può essere richiesto:

  • per la frequenza al nido tra gennaio e dicembre 2024
  • per finanziare l’assistenza presso l’abitazione, previa presentazione di un attestato che certifichi la sussistenza di una grave situazione patologica per l’intero anno.

Nel caso in cui il bambino compia i 36 mesi nel corso dell’anno, il contributo è erogato esclusivamente a copertura delle rette pagate da gennaio ad agosto 2024.

Nel caso di istanza del contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili, ai fini del rimborso dovrà essere allegata la documentazione (ricevuta, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale o, per gli asili nido aziendali, attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga) contenente tutte le seguenti informazioni:

  • denominazione e Partita IVA dell’asilo nido;
  • nome, cognome o codice fiscale del minore;
  • mese di riferimento;
  • estremi del pagamento o quietanza di pagamento;
  • nome, cognome e codice fiscale del genitore che sostiene l’onere della retta (nel caso in cui la documentazione sia riferita a più mesi di frequenza, la stessa deve essere allegata a ogni mese a cui si riferisce).

Nel caso di domanda di contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, dovrà essere invece allegata un’attestazione, rilasciata da un pediatra, che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, in ragione di una grave patologia cronica. La documentazione di spesa, che consente la liquidazione del contributo, dovrà essere inviata entro e non oltre il 31 luglio 2025.

Bonus asilo nido 2024: misura

Gli importi del bonus asilo nido 2024, pagato a partire dal 2 aprile, variano in base all’ISEE dichiarato (o non dichiarato) nel seguente modo:

  • fino a 3.000€ in 10 rate da 272,73€ e una da 272,70 con ISEE minorenni fino a 25.000,99€
  • fino a 2.500€ in 10 rate da 227,27€ e una da 227,30€ con ISEE minorenni da 25.001€ a 40.000€
  • fino a 1.500€ in 10 rate da 136,37€ e una da 136,30€ con ISEE minorenni superiore ai 40.000€, ISEE non dichiarato e ISEE recante omissioni e/o difformità dei dati.

Il bonus asilo nido prevede inoltre importi maggiorati per i nuclei familiari di cui facciano parte nuovi nati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e con almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni:

  • fino a 3.600€ in 10 rate da 327,27€ e una da 327,30€ con ISEE minorenni fino a 40.000€
  • fino a 1.500€ in 10 rate da 136,37€ e una da 136,30€ con ISEE minorenni superiore ai 40.000€, ISEE non dichiarato e ISEE recante omissioni e/o difformità dei dati.

Occorre precisare che il bonus asilo nido non può superare l’importo mensile della retta scolastica o della spesa per l’assistenza domiciliare al minore. Inoltre, chi è già percettore dell’Assegno Unico e Universale ha diritto anche al bonus asilo nido, ma non alla detrazione del 19% delle spese scolastiche in dichiarazione dei redditi per eventuali somme non coperte dal bonus.

Il contributo previsto per il bonus asilo e per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione verrà erogato con le modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda.

Se il richiedente dovesse risultare irreperibile negli archivi dell’Istituto, la disposizione di pagamento non verrà emessa e la rata spettante verrà messa in stato “contestata”. Tale situazione sarà comunicata ai contatti e-mail e SMS comunicati dal cittadino nella domanda.

Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.

Potrebbe interessarti anche

  • Aumento in arrivo per le pensioni di invalidità

    L’INPS ha finalmente emanato la circolare n. 107 del 23 settembre 2020 riguardante l’aumento delle pensioni di invalidità, in base a quanto disposto dalla Sentenza della Corte Costituzionale 152/2020 e dal decreto legge “agosto” che prevede un aumento da 286,81 euro a 651,51 euro per 13 mensilità per i titolari di pensione di inabilità o di pensione di inabilità ordinaria.

    30 Settembre 2020
  • Pensioni d’oro: al via i tagli dal 1° giugno 2019

    Si tratta delle pensioni sopra i 100 mila euro lordi all’anno. Il taglio è applicato solo sulla quota retributiva, sono escluse le pensioni di reversibilità, di invalidità e quelle riconosciute alle vittime del dovere. Lo chiarisce l’Inps in una circolare.  A cura di 50&PiùEnasco  Chi percepisce una pensione lorda annua superiore a 100 mila euro

    10 Maggio 2019
Hai bisogno di consulenza e assistenza previdenziale?