Il congedo parentale è l’astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore concessa ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita e soddisfarne i suoi bisogni affettivi e relazionali.
La prestazione dura in totale tra i due genitori 10 mesi con il limite di 6 mesi massimi per ognuno (11 se il padre si assenta per almeno 3 mesi ‐ il suo limite individuale si eleva a 7 mesi). Può essere richiesto anche in caso di adozione.
Il congedo parentale deve essere goduto entro i primi 12 anni di vita del bambino.
Il Congedo Parentale è retribuito per legge con un indennizzo pari al 30% della retribuzione media giornaliera per i primi 9 mesi goduti complessivamente dai due genitori, senza limiti o riferimento al reddito.
Il beneficio può essere elevato fino al 80% della retribuzione per non più di 3 mensilità ed entro il sesto anno di vita del bambino, qualora i genitori abbiano terminato il congedo di maternità o di paternità dopo il 31 dicembre 2022.
Possono essere retribuiti i periodi eccedenti i 9 mesi, con riferimento a limiti di reddito.
Il Patronato 50&PiùEnasco offre assistenza per la domanda di congedo per familiari.
Potrebbe interessarti anche
-
Pensioni, quattordicesima a luglio 2025
La quattordicesima mensilità è una somma aggiuntiva corrisposta dall’INPS ai pensionati con almeno 64 anni di età e che soddisfano precisi requisiti reddituali, generalmente insieme alla mensilità di luglio (o di dicembre).
12 Giugno 2025 -
Congedo parentale, tre mesi pagati all’80%: le novità della Legge di Bilancio 2025
A partire dal 2025, i genitori lavoratori dipendenti che usufruiscono del congedo parentale entro i 6 anni di vita del bambino (o 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione/affidamento) possono beneficiare di un’indennità più alta.
6 Giugno 2025