L’assegno sociale è una prestazione assistenziale a sostegno delle persone anziane a basso reddito, che viene erogata a prescindere dal versamento contributivo.
La misura, istituita nel 1995, sostituisce la precedente pensione sociale, di cui continuano a beneficiare le persone che l’hanno ottenuta prima del 31 dicembre 1995.
Hanno diritto all’assegno sociale le persone che:
- hanno compiuto 67 anni;
- siano cittadini italiani o cittadini UE residenti in Italia, o siano cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- risiedano effettivamente ed abitualmente in Italia;
- siano sprovvisti di reddito, ovvero possiedano redditi di importo inferiore ai limiti stabiliti dalla legge;
- abbiano soggiornato legalmente ed in via continuativa in Italia per almeno 10 anni.
Per poter percepire l’assegno sociale, il richiedente deve avere il reddito al di sotto della soglia prevista per legge, differente a seconda che la persona sia coniugata o meno.
Qualora il richiedente non sia coniugato, il limite di reddito è pari allo stesso importo annuo dell’assegno sociale (per il 2021, pari a € 5.983,64). Se il richiedente è coniugato il limite è raddoppiato (per il 2021, pari a € 11.967,28) ed è riferito al reddito di entrambi i coniugi.
L’importo dell’assegno sociale previsto per l’anno 2021 è di € 460,28, pagati per 13 mensilità per un totale annuo di euro 5.983,64. Questa cifra viene percepita integralmente solo in assenza totale di reddito. Diversamente, si percepirà una cifra ridotta pari alla differenza tra l’importo intero annuale dell’assegno e l’ammontare del reddito annuale. La stessa formula vale anche nel caso in cui il richiedente sia coniugato ma in questo caso il limite di reddito è raddoppiato, cioè pari ad euro 11.967,28.
Riduzioni dell’importo dell’assegno mensile sono previste nel caso in cui il titolare della prestazione venga ricoverato in un istituto con rette a carico dello Stato o di enti pubblici.
L’assegno sociale non è soggetto a IRPEF.
La domanda per l’assegno sociale deve contenere:
- l’autocertificazione dei dati personali;
- la dichiarazione della situazione reddituale;
- la dichiarazione di responsabilità riguardo eventuale ricovero in istituto con retta a carico dello Stato.
La prestazione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e in presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge.
Qualora al titolare di assegno sociale venga liquidata altra pensione (es. il titolare di assegno sociale che acquisisce il diritto alla pensione di reversibilità), l’assegno diventa indebito e va revocato dalla data di decorrenza della nuova pensione. Gli importi percepiti, divenuti indebiti, potranno essere recuperati in sede di liquidazione degli arretrati della nuova pensione, solo se l’interessato sia stato informato della provvisorietà della continuazione del pagamento dell’assegno sociale.
Ai soggetti titolari dell’assegno mensile di invalidità civile o della pensione di inabilità civile e agli invalidi civili ultra sessantacinquenni spetta al compimento dei 67 anni, l’assegno sociale sostitutivo dell’invalidità civile.
Il Patronato 50&PiùEnasco offre assistenza per verificare i requisiti per il diritto all’assegno sociale e per l’inoltro della domanda all’Inps.
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