Contributi Inps al 50% per tutti gli autonomi pensionati over 65
- 24 Ottobre 2025
- Posted by: 50&PiùEnasco
- Categoria: Pensione
I lavoratori autonomi, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, possono chiedere all’Istituto di pagare i contributi ridotti al 50%, a condizione che abbiano un’età non inferiore a 65 anni e siano titolari di pensione Inps. La richiesta di riduzione si applica esclusivamente sulla contribuzione pensionistica e non anche sulle altre quote contributive (Inail e maternità).
Per accedere a questa agevolazione contributiva, il titolare dell’azienda deve presentare apposita domanda all’Inps, sia che l’agevolazione riguardi la propria situazione, sia quella di una o più unità attive coadiuvanti. Sono richiesti i seguenti requisiti: aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età ed essere titolari di una qualsiasi pensione diretta, purché erogata dall’Inps, ad esclusione solo delle pensione di reversibilità. Possono presentare la richiesta i titolari di assegno di invalidità.
In caso di ammissione al beneficio, la relativa agevolazione ha effetto non solo per l’anno in cui è stata presentata la relativa domanda, ma anche per gli anni successivi, salvo revoca che gli interessati hanno la possibilità di presentare in qualsiasi momento.
Il beneficio può essere riconosciuto anche per periodi precedenti alla data di presentazione della domanda solo a seguito di formale richiesta, e a condizione che non si sia già proceduto alla liquidazione di supplementi di pensione per i periodi per i quali è richiesta la riduzione.
L’Inps, ha sempre sostenuto ed applicato il beneficio solo ai percettori dei trattamenti pensionistici liquidati con sistema retributivo o misto pubblicando anche un messaggio, n. 1167/2020, dove chiariva questa condizione fondamentale, escludendo tra gli eventuali beneficiari della misura coloro che avessero posseduto una pensione calcolata interamente con il sistema contributivo.
Contributi Inps al 50%, il nuovo orientamento
Il Ministero del lavoro e l’Istituto recepiscono il recente orientamento della giurisprudenza di legittimità (sentenza Cass. n. 3270/2025) che ha osservato come il legislatore non abbia inteso distinguere, ai fini della fruizione del beneficio, tra pensionati titolari di pensioni miste o interamente contributive.
La Corte ha infatti precisato che la disposizione di cui all’articolo 59, co. 15 della legge n. 449/1997 stabilisce in favore dei lavoratori autonomi ultrasessantacinquenni, già titolari di trattamento pensionistico diretto (es. pensione di anzianità, trattamento di invalidità), che continuano a lavorare, la riduzione, a richiesta, dell’onere contributivo nella misura del 50%. L’agevolazione consiste nel dimezzamento dell’aliquota IVS (restano invariate le quote per maternità) prevista per le gestioni autonome che passa così dal 24% al 12% dell’imponibile reddituale. La riduzione riguarda anche la quota eccedente il minimale.
Secondo la Cassazione l’operato dell’Ente Previdenziale è errato in quanto la norma non stabilisce alcuna limitazione derivante dalla tipologia del sistema di calcolo del trattamento pensionistico in godimento. Nello specifico la disposizione, nella parte in cui prevede che per i pensionati «per i quali la pensione è liquidata in tutto o in parte col sistema retributivo, il relativo supplemento di pensione è corrispondentemente ridotto della metà», si spiega agevolmente in ragione delle diverse modalità di computo della pensione. Solo per questi pensionati (cioè per coloro per i quali il calcolo della pensione è correlato alla retribuzione) il legislatore avrebbe dovuto disporre la corrispondente riduzione del supplemento di pensione.
Adeguandosi al nuovo orientamento l’Inps precisa che l’agevolazione contributiva spetta, su richiesta, a tutti i pensionati titolari di pensione diretta (anche supplementare) ultra sessantacinquenni a prescindere dal sistema di calcolo dell’assegno che si iscrivono alle gestioni speciali dei lavoratori artigiani, commercianti e coltivatori diretti. Sono quindi inclusi anche i pensionati che abbiano esercitato il computo nella gestione separata dell’Inps, Opzione Donna e i titolari di pensione anticipata flessibile (che hanno il calcolo interamente contributivo) oltre ai pensionati privi di contribuzione al 31 dicembre 1995.
Come fare richiesta per ottenere la riduzione contributiva
Per poter fruire della riduzione contributiva è necessario presentare l’apposita domanda. Per gli artigiani ed esercenti attività commerciali la riduzione ha ad oggetto i contributi dovuti sia sul minimale di reddito che sulla quota eccedente il minimale. Per i coltivatori diretti, i coloni e i mezzadri la riduzione si applica sulla fascia di reddito di appartenenza.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.
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