Contributi Inps al 50% per gli autonomi pensionati over 65 che continuano a lavorare: chiarimenti dell’Inps

Contributi Inps al 50% per gli autonomi pensionati over 65 che continuano a lavorare: chiarimenti dell’Inps

I lavoratori autonomi, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, possono chiedere all’Inps di pagare i contributi ridotti al 50%, a condizione che abbiano un’età non inferiore a 65 anni e siano titolari di pensione Inps. La richiesta di riduzione si applica esclusivamente sulla contribuzione pensionistica e non anche sulle altre quote contributive (Inail e maternità).

Riduzione contributiva al 50%: come presentare la domanda

Per accedere a questa agevolazione contributiva, il titolare di azienda deve presentare apposita domanda all’Inps, sia che l’agevolazione riguardi la propria situazione, sia quella di una o più unità attive coadiuvanti.

Sono richiesti i seguenti requisiti: aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età ed essere titolari di una qualsiasi pensione diretta, purché erogata dall’Inps, ad esclusione solo delle pensione di reversibilità. Possono, invece, presentare la richiesta i titolari di assegno di invalidità.

In caso di ammissione al beneficio, la relativa agevolazione ha effetto non solo per l’anno in cui è stata presentata la relativa domanda, ma anche per gli anni successivi, salvo revoca che gli interessati hanno la possibilità di presentare in qualsiasi momento.

Il beneficio può essere riconosciuto anche per periodi precedenti la data di presentazione della domanda solo a seguito di formale richiesta, e a condizione che non si sia già proceduto alla liquidazione di supplementi di pensione per i periodi per i quali è richiesta la riduzione.

Il Ministero del lavoro recepito l’orientamento della giurisprudenza di legittimità (sentenza Cassazione n. 3270/2025) che ha osservato come il legislatore non abbia inteso distinguere, ai fini della fruizione del beneficio, tra pensionati titolari di pensioni miste o interamente contributive, precisa che l’agevolazione contributiva spetta a domanda, a tutti i pensionati titolari di pensione diretta (anche supplementare) ultra sessantacinquenni a prescindere dal sistema di calcolo dell’assegno che si iscrivono alle gestioni speciali dei lavoratori artigiani, commercianti e coltivatori diretti.

Riduzione contributiva al 50%: i chiarimenti dell’Inps

L’Inps, con un messaggio recentissimo chiarisce che la riduzione contributiva in argomento è riconosciuta ai lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni degli artigiani e degli esercenti di attività commerciali e autonomi agricoli indipendentemente dal sistema di calcolo applicato alla pensione di cui sono titolari.

Conferma altresì che le ulteriori indicazioni fornite nel messaggio n. 1167/2020 rimangono valide, quindi escludendo di fatto le pensioni liquidate nella Gestione Separata che inizialmente sembravano rientrare.

Le sedi INPS, pertanto, definiranno le domande ancora pendenti sulla base delle indicazioni fornite e i contribuenti ai quali sono state respinte le domande di riduzione contributiva per la motivazione legata al sistema di calcolo della pensione possono presentare una nuova istanza che può essere accolta anche retroattivamente e le somme già versate in misura piena possono essere richieste a rimborso nei limiti dei termini ordinari di prescrizione. L’Istituto inoltre precisa che, non è oggetto di rimborso la contribuzione pagata in misura piena già valorizzata con la liquidazione di un supplemento di pensione.

Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.

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