Invalidità civile: comunicazione annuale dei redditi
- 13 Dicembre 2024
- Posted by: 50&PiùEnasco
- Categoria: Pensione

L’Inps ricorda che le prestazioni economiche di invalidità civile sono prestazioni collegate al reddito, corrisposte a condizione che il soggetto beneficiario dimostri di non possedere un reddito superiore al limite previsto dalla legge.
Per la concessione di alcune prestazioni economiche, la legge stabilisce un limite di reddito e impone di comunicare all’Inps la propria situazione reddituale.
Invalidità civile: obbligo di comunicazione reddituale
Le prestazioni economiche di invalidità civile sono erogate solo se il beneficiario dimostra di non superare il limite di reddito previsto dalla normativa. Questo requisito riguarda diverse prestazioni tra cui:
- Pensione di inabilità (art. 12 della legge 118/1971).
- Assegno mensile di assistenza (art. 13 della legge 118/1971).
- Pensione per ciechi civili (legge 382/1970).
- Pensione per sordi civili (legge 381/1970).
Tali prestazioni vengono corrisposte se il soggetto titolare dimostri di possedere redditi personali calcolati ai fini IRPEF, al netto degli oneri deducibili e al lordo delle imposizioni fiscali, non superiori al limite previsto dalla legge.
Dalle verifiche effettuate da parte dell’Inps, è emerso che alcuni soggetti titolari delle prestazioni economiche di invalidità civile, non hanno adempiuto all’obbligo di comunicazione reddituale per l’anno 2020.
Per tali soggetti è stato avviato l’iter di sospensione con l’invio del preavviso, a mezzo raccomandata A/R. Di conseguenza i beneficiari interessati sono invitati a regolarizzare la propria posizione comunicando i redditi posseduti attraverso una specifica domanda telematica.
Presentazione della comunicazione all’Inps
La comunicazione reddituale all’Istituto andrà presentata come una ricostituzione reddituale per sospensione conseguente della mancata comunicazione.
Il mancato adempimento comporta la sospensione delle prestazioni economiche legate all’invalidità civile. È quindi essenziale che i beneficiari regolarizzino la loro posizione per evitare interruzioni nell’erogazione delle prestazioni.
Il Patronato 50&PiùEnasco offre tutta la consulenza e l’assistenza necessarie per la presentazione della domanda di ricostituzione al fine di evitare la sospensione della prestazione di invalidità.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.
Potrebbe interessarti anche
-
Lavoratori fragili 2021: proroga al 30 giugno delle tutele Covid
La tutela prevista per i lavoratori con disabilità grave consiste nell’equiparazione dell’assenza dal lavoro per i dipendenti pubblici e privati al ricovero ospedaliero. In sostanza quando i lavoratori non si recano al lavoro possono chiedere che l’assenza venga considerata come ricovero ospedaliero e accedere di conseguenza alla retribuzione che spetta in questi casi.
31 Marzo 2021 -
Lavoratori fragili e in quarantena: dal 1° gennaio 2022 stop alla tutela
Vediamo tutte le novità introdotte dalla manovra finanziaria del 2022: ecco alcuni importanti aggiornamenti che riguardano i lavoratori fragili e in quarantena.
16 Febbraio 2022