Pensione anticipata di vecchiaia, quando è possibile?

ll caso di un lavoratore che a 63 anni ha maturato una pensione superiore a 2,8 volte l’assegno sociale e vorrebbe andare in pensione anticipata.

A cura di 50&Più Enasco

DOMANDA:

Sono nato il 16/10/1955 ed ho lavorato circa 6 settimane nel 1974 come lavoratore dipendente in una azienda artigiana con conseguente iscrizione all’Inps. Dopo una lunga assenza dall’Italia, ospite presso parenti, sono tornato in Italia nel 1995. Il 1° gennaio 1996 ho trovato un lavoro presso una azienda, sempre artigiana, come disegnatore di vasi fatti a mano e attualmente sto continuando a lavorare presso questa azienda.

Avrei bisogno di sapere se posso andare in pensione di vecchiaia anticipata al compimento dei 63 anni 7 mesi avendo maturato una pensione superiore a 2,8 volte quella prevista per l’assegno sociale e avendo iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1995, oppure sono da considerare per forza quelle 6 settimane che ho lavorato da minorenne nel lontano 1974?

Grazie

RISPOSTA:

Tra le novità introdotte dalla legge 214/2011, detta più frequentemente la Riforma – Monti Fornero, c’è la possibilità di usufruire della pensione anticipata a 63 anni più aspettativa di vita per alcune categorie di lavoratori.

Tutti i lavoratori entrati nel mondo del lavoro dopo il 1995 e che quindi hanno la la propria pensione liquidata con il solo sistema contributivo, oltre al pensionamento standard per il 2018 previsto a 66 anni e 7 mesi (per gli uomini e donne) e o alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, hanno la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata. I requisiti sono il raggiungimento dei 63 anni e 7 mesi di età con almeno 20 anni di contribuzione effettivamente versati e a patto che l’assegno pensionistico non sia inferiore a 1250 euro mensili (pari a 2,8 l’importo dell’assegno sociale).

Per gli anni futuri bisognerà tenere conto anche degli adeguamenti della stima di vita che porteranno ad un incremento di 4 mesi l’età pensionabile.

Tale opzione non potrà essere esercitata da tutti i lavoratori poiché, oltre al fatto che il lavoratore debba aver iniziato la sua vita lavorativa, e relativo versamento dei contributi previdenziali, dopo il 1995, è previsto che l’assegno pensionistico sia superiore a 1250 euro, ovvero 2,8 volte l’assegno sociale.

Si precisa altresì che nel sistema contributivo il calcolo dell’importo annuo della pensione viene determinato moltiplicando il montante contributivo per il coefficiente di trasformazione relativo all’età posseduta all’atto del pensionamento; ne deriva che ad una maggiore età corrisponde un elevato e favorevole coefficiente di trasformazione.

Da ciò ne consegue che per poter andare in pensione anticipata tale opportunità potrà essere esercitata e soddisfatta soltanto da quei lavoratori che nella propria storia lavorativa hanno ricevuto una retribuzione abbastanza elevata.

Tale opzione, si ricorda, non riguarda coloro che hanno versato i propri contributi previdenziali prima del 1996 poiché la loro pensione sarà determinata da un calcolo effettuato con il sistema misto.

Nel 2018 sono richiesti 63 anni e 7 mesi, fermi restando i 20 anni di contributi versati.

La pensione anticipata decorre, in presenza del requisito contributivo, dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, sempreché a tale data si sia verificata la cessazione dell’attività lavorativa dipendente.

Nel caso da lei indicato, purtroppo, le 6 settimane versate nel periodo indicato non possono essere escluse dal calcolo e, pertanto, non potrà beneficiare di questa opportunità. Dovrà, quindi, attendere l’età prevista per la pensione di vecchiaia ordinaria ossia il raggiungimento dei 67 anni e 5 mesi di età.

Requisiti d’età previsti dal 2018 al 2024 per la pensione anticipata con il calcolo contributivo

2018 63 anni e 7 mesi
2019 63 anni e 11 mesi
2020 63 anni e 11 mesi
2021 64 anni e 2 mesi
2022 64 anni e 2 mesi
2023 64 anni e 5 mesi
2024 64 anni e 5 mesi

Per qualsiasi problematica attinente l’argomento trattato, o per altra questione di natura previdenziale, il Patronato 50&PiùEnasco offre tutta la consulenza e l’assistenza necessarie.